Basilico e Pusch: “Esplorazioni urbane” a Pavia
Pavia – Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto
Piazza Della Vittoria, 27
11 maggio – 23 giugno 2024
Orari di apertura: da giovedì a domenica ore 16-20
Ingresso: gratuito
Vernissage: sabato 11 maggio ore 17 (fino alle 20)
Inaugura, per iniziativa del Comune di Pavia e StayOnBoard Art Gallery, Esplorazioni di fabbriche, una mostra curata dallo storico dell’arte Nicola Bigliardi, che mette in dialogo le ricerche di due artisti, Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) e Günter Pusch (Landshut, 1962), uniti nel tempo da un tema profondamente sentito da entrambi: i panorami di fabbriche viste come cattedrali del lavoro dell’uomo del passato e legate al presente in un’ottica di rivisitazione.
La mostra si inserisce anche nel dibattito attualmente in corso a Pavia sui temi della rigenerazione urbana e del recupero delle aree dismesse.
Presso gli spazi del Broletto di Pavia il pubblico potrà quindi vedere, per la prima volta, le fotografie in bianco e nero di Gabriele Basilico, dove la luce plasma la forma, la texture, la materia, la pelle degli spazi industriali, in dialogo con la pittura di Günter Pusch, dove il disegno e l’energia del colore fanno vibrare gli edifici manifatturieri di un’altra luce, di una nuova forma.
Esplorazioni di fabbriche presenta 25 opere di Gabriele Basilico, realizzate nel 1999 alle Acciaierie Falck, ciclo portato a Pavia grazie alla collaborazione con il Comune di Sesto S. Giovanni (MI), e diversi cicli pittorici di Günter Pusch, artista bavarese che dal 2000 ha subìto proprio a Pavia per la prima volta la fascinazione delle “cattedrali dell’industria” così cariche di intensità nello scambio incessante tra natura e tecnologia, ritraendo a volte gli ultimi istanti di vita di fabbriche come Neca, Snia Viscosa, Necchi per poi spostarsi anche alla Falck, a Milano, Torino e all’estero con Stalwerk, Phoenix, Motofides, diventate teatro di sperimentazioni sulla forma e sul colore.
Con le parole del curatore Nicola Bigliardi, “Esplorazioni di fabbriche invita il visitatore ad andare oltre il visibile, oltre la realtà contingente, per riscoprire la bellezza in ciò che la società considera inutile. Le loro immagini si trasformano così in racconti di vita passata e presente, in memorie vive di un mondo in continua trasformazione. Racconti di vita e del passato. Esplorazioni di un presente, in perenne cambiamento”.