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Nell’epoca classica? Noi c’eravamo

Nell’epoca classica? Noi c’eravamo

Pavia, Museo della Tecnica Elettrica

THE GAME. Elettricità e rivoluzione digitale.
Una mostra ispirata al libro di Alessandro Baricco

30 settembre 2022 – 28 febbraio 2023
Inaugurazione giovedì 29 settembre, h 18.00

La mostra, ispirata al libro del 2018 di Alessandro Baricco si dipana in un percorso affascinante, ideato con Scuola Holden, che racconta gli ultimi 40 anni di evoluzione tecnologica che hanno modificato radicalmente la vita di ognuno di noi.

L’esposizione, curata da Carlo Berizzi e Francesco Pietra, accompagna tra le “epoche” della rivoluzione digitale, presenta i protagonisti, indaga il passato e rilancia verso il futuro della tecnologia. Già all’ingresso del museo si sperimenta in prima persona il cambiamento raccontato da Baricco; giocando a calcio balilla, flipper e Space Invaders, ci si rende conto che, piano piano, nel passaggio da un gioco all’altro tutto diventa più astratto, artificiale, leggero e si è catturati da una nuova realtà fatta di schermi, tastiere e codici.

Il viaggio parte dall’epoca Classica (1981-1997) in cui avviene la digitalizzazione di testi, immagini e suoni, viene realizzato il primo PC e creata la rete. Il PC IBM, il famoso Commodore 64, la macchina fotografica digitale, le prime mail, fanno tutti parte di questo periodo in cui si sviluppa un nuovo sistema di circolazione delle informazioni. Nascono i motori di ricerca per navigare in questo nuovo mondo e iniziano le prime vendite online.
Nell’epoca della Colonizzazione (1999-2007) il digitale si avvicina a tutti, vengono creati i social ed entrano in commercio gli smartphone, tutte novità che permettono di rimanere sempre connessi con il digitale; aprono Wikipedia, YouTube ma anche Linkedin, MySpace e Facebook, prendono forma luoghi dove condividere non solo informazioni e dati ma anche la nostra storia e la quotidianità, ritroviamo oggetti iconici del nostro recente passato come il Kindle, il BlackBerry Quark o il primo iPhone.
Arriviamo infine all’epoca del Game, gli anni in cui stiamo vivendo, dove tutto corre veloce e la distanza tra uomo e macchina si riduce sempre più, dove la tecnologia può risolvere i piccoli problemi quotidiani e la realtà ci propone una “umanità aumentata”. Una vita completamente connessa, in cui non c’è più distinzione tra mondo reale e mondo digitale, dove le App come Netflix, WhatsApp, Uber, iCloud o TikTok gestiscono una buona parte della nostra giornata; mentre applicazioni, realtà aumentata e virtuale, assistenti vocali interagiscono, eseguono compiti e dialogano con gli umani ma sono solo l’anteprima di un nuovo orizzonte ancora tutto da scoprire: l’intelligenza artificiale.

Un esteso corpus di strumenti tecnologici, grafiche, articoli di giornali, illustrazioni e una dettagliata linea del tempo portano a conoscere i protagonisti di questo cambiamento, i passaggi chiave che lo hanno causato e aiutano a riflettere sulla rivoluzione avvenuta negli ultimi quarant’anni, sia riguardo gli oggetti quotidiani, sia nella società che li ha creati e resi indispensabili. Una videoinstallazione dello studio creativo TWOSHOT anima tre tavoli su cui sono collocati i pezzi più iconici delle diverse epoche rendendo lo spazio centrale dell’esposizione immersivo, animando i prodotti tecnologici e amplificando le connessioni tra loro. Uno schermo touch consente di navigare in una importante selezione di articoli e prime pagine provenienti dall’archivio del Corriere della Sera che mettono in relazione l’evoluzione tecnologica con i principali eventi della storia recente.
La mostra, il cui allestimento è stato progettato da Andrea Vaccari di A7design, presenta anche i ritratti dei personaggi protagonisti del Game rielaborati dall’artista Alessandro D’Aquila ed è aperta da lunedì a venerdì dalle 14 alle 18 mentre sabato e domenica sarà visitabile dalle 10 alle 18. Gli ultimi ingressi sono quelli delle 17. La mostra è inclusa nel biglietto di ingresso al museo che costa 6 euro.

L’immagine utilizzata è di Mimmo Capurso