Oltre n° 175 Gennaio-Febbraio 2019
La mostra in corso a Palazzo Farnese di Piacenza, è lo spunto per ripensare la figura di Annibale, il condottiero cartaginese che fece vacillare l’impero romano.
Ad Annibale, al suo essere personaggio collocato tra storia e mito, è dedicato il Primo Piano che offre un focus sulla mostra di Piacenza a cura di Antonella Bruni, e anche una dissertazione su Goya (del quale in mostra è esposto il bozzetto preparatorio di Annibale vincitore, che rimira per la prima volta dalle Alpi l’Italia) e il concorso di Pittura a Parma che gli preferì l’opera del vogherese Paolo Borroni. A scriverne è Virginio Giacomo Bono, studioso del Borroni ed esperto conoscitore dell’ambiente cultural-artistico dell’epoca.
La cavalcata del condottiero con le sue truppe d’uomini e animali verso la conquista di Roma, passò anche dall’Appennino delle Quattro Province dove ebbe il suo epilogo con la vittoria trionfante (tragica per i romani) del 18 dicembre a.C. sul Trebbia. Fatto che, nei secoli, ha popolato racconti e nutrito suggestioni tanto che, si dice, molti nomi toponomastici delle valli piacentine sono legati a doppio filo al lontano mondo africano. Di queste suggestioni, di possibili cammini riproponibili tra interesse culturale e paesaggistico, scrive Matteo Marino, allargando il grandangolo su un futuro che, traendo spunto da quel passato, apra varchi nuovi all’attenzione della collettività.
Gigi Giudice si è dilungato nel racconto degli oggetti esposti ad Alessandria nella mostra allestita in occasione degli 850 anni della città. “Alessandria scolpita. Sentimenti e passioni fra Gotico e Rinascimento” è il titolo dell’esposizione che riunisce sculture, dipinti e oreficerie testimoni di un periodo (tra il 1450 e il 1535) in cui Alessandria ha dato un contributo importante all’arte nel periodo del dominio sforzesco.
Mauro Galli presenta un’opera di Cesare Saccaggi recentemente riemersa da una collezione privata e raffigurante Il martirio di San Sebastiano. È ipotizzabile che a far scaturire nella mente dell’artista tortonese l’idea di questa rappresentazione fosse stato l’aver assistito al Martyre de Saint Sébastien di Claude Debussy su libretto di Gabriele D’Annunzio.
Un’altra mostra, che sarà visitabile fino al 30 aprile nella Biblioteca Civica di Tortona, ha suggerito di approfondire la conoscenza di Ernesto Cabruna, carabiniere, asso dell’aviazione, Medaglia d’Oro, legionario fiumano, antifascista, uomo di cultura, viaggiatore, inventore, scrittore, che percorse gli anni tra il 1889 e il 1960. Pier Luigi Feltri ha incontrato la pronipote Matilde Bassi e ha reso nelle pagine di Oltre la figura di un uomo eroico ed esemplare.
Cinzia Montagna si è calata nel Medioevo per raccontare il progetto di un parco a tema, in località Tre Laghi a Granellosa Lomellina, progetto del Comune e del suo Sindaco, Francesco Ratti, che si prefigge di costruire pietra dopo pietra, secondo metodi antichi, un villaggio datato in un anno preciso, il 1054. Una narrazione verosimile che costituisce il romanzo
di Monforte della Palude e che rappresenterà, attraverso al tuffo nella storia, un’ attrattiva turistica di avvicinamento alla cultura ambientale e artigianale.
Il territorio della Quattro Province, è ritornato ad essere, da qualche decennio, scrigno di suggestioni. Ai frequentatori della musica tradizionale, alle festività ritrovate, allo studio del particolare ecosistema, alle camminate, fanno eco le immagini dei molti fotografi, professionisti e amatoriali che ne immortalano le sfumature nelle diverse stagioni e dalle più disparate angolazioni. Alessio Schiavi presenta quattro autori, Sergio Azzaretti, Mirco Bruzzone, Fabio Rotondale, Giacomo A. Turco, e le loro incantevoli fotografie.
Ancora una ricetta, presentata questa volta dagli studenti del corso per cuochi Enaip di Voghera. È un’insalata di cappone, la stessa che, nel periodo natalizio, i ragazzi hanno preparato e servito alla festa degli auguri presso la sede della rappresentanza d’Italia dell’OCSE a Parigi.
Altre notizie e segnalazioni d’eventi, la conoscenza di industrie virtuose, di prodotti ormai relegati solo alla memoria quale il Tripolino raccontato da Antonio Giorgi, vi aspettano nelle 96 pagine di Oltre in edicola.