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Oltre n. 179 Settembre – Ottobre 2019 Carlo Varese e il romanzo storico ottocentesco

Oltre n. 179 Settembre – Ottobre 2019 Carlo Varese e il romanzo storico ottocentesco

Il primo piano consente un’immersione profondissima nel romanzo storico ottocentesco che, attraverso gli scritti del tortonese Carlo Varese, ridisegna personaggi tra storia e realtà, facendoli muovere in scenari allora inediti, quali la Sardegna, ad esempio, che meglio si prestava alla caratterizzazione antropologica. Nel linguaggio aulico del tempo, Varese attinge alla realtà del sociale per ritornare figure mistiche aggrovigliate tra le spire di credenze che rasentavano la magia, eppure ancora oggi oggetto di curiosità e molto interesse.

D alle pagine scritte alle scene impresse su pellicola, il passo è breve ed è proprio Nuccio Lodato, esperto e docente di storia del cinema, a rintracciare quelle figure, quasi mitologiche, quali Ivanhoe, I cavalieri della tavola rotonda, Il prigioniero di Zenda, e via dicendo, a significare la profondità d’influsso che un genere letterario, insieme colto e popolare, ma resiliente quanto forse nessun altro, ha potuto esercitare nel tempo e nello spazio.
È Virginia Saba che con la sua penna altrettanto prolifera e immaginativa, conduce in un itinerario tra le Valli Scrivia, Grue e Barbera, sulle orme di Folchetto e Leonilla, protagonisti di un amore contrastato che Varese aveva ambientato in questo lembo di terra, non segna segnalarne i mutamenti tra il suo “oggi” e l’epoca dei fatti in epoca malaspiniana. Ancor più oggi la Saba suggerisce al lettore un divertissement turistico che stimola l’immaginazione nel confronto topografico tra oggi, ieri l’altro ieri ancora.

Le pagine d’arte contemplano un accurato servizio di Virginio Giacomo Bono su Armando Mazza, un protagonista del Futurismo di cui la casa editrice Ceo ha pubblicato nel 2017 un inedito carteggio con Francesco Cangiullo e Paolo Buzzi,ma anche con Boccioni, Russolo, Carlo, Carbonelli, Jannelli.
E continuano, sempre all’insegna di linguaggi originali, con i fili “gliommeri” di Nicoletta Gatti, artista vogherese che ancora si ostina nella ricerca, convinta che l’arte non debba riprodurre ciò che è visibile, ma rendere visibile ciò che non lo è.

Per il gusto nell’abitare e l’idea di “casa”, proponiamo una dimora ricavata, anche questa con ostinazione, da un agglomerato di fabbricati rurali, cercando di mantenerne i volumi iniziali e i rimandi storici, le allusioni d’utilizzo contadino, i materiali. Siamo a Borgoratto Mormorolo e non meno importante è la veduta oltre le vetrate che si aprono come su una balconata affacciata sui vigneti dell’Oltrepò Pavese.

Il giardino da raccontare, invece, lo abbiamo scovato nel Piacentino, dove un’antica torre di difese, ristrutturata e resa funzionale alla vita odierna, si circonda di un coerente scrigno di essenze arboree e floreali, studiate da un architetto del verde visionario quanto rigoroso.

E rimanendo sempre in tema di dimore storiche, di cui il territorio d’elezione di Oltre è ricchissimo, ritorniamo, questa volta con Cinzia Montagna, a Torre degli Alberi, dimora storica di Luchino dal Verme, il partigiano nobile, e della sua famiglia da sempre, luogo dove i figli e i nipoti, conducono ora l’attività d’allevamento di polli che lui stesso aveva avviato nel dopoguerra, alla quale hanno affiancato la coltivazione e trasformazione in vino del prestigioso Pinot Nero.

Non Pinot Nero ma Timorasso e Barbera sono i principali vitigni, tipici, che Carlo Daniele Ricci coltiva e traduce in vini “per pochi” sui Colli Tortonesi, in un’isola ecologica nei pressi di Costa Vescovato dove il rispetto per la natura, la biodiversità, l’attenzione all’ambiente, sono il leit motiv di un lavoro duro e scrupoloso che recupera cultivar e mette i mosti nelle anfore di terracotta.

E ancora, di quando lo Staffora si attraversava sui trampoli, un risotto in Lomellina, dove gira la ruota d’un mulino ad acqua, lo storico Bar Nazionale in via Emilia a Voghera, per 150 anni osservatorio di usi e costumi in città; appunti di mostre da andare a visitare, di passeggiate in cui perdersi per godere la natura mentre cade nel sonno, di musiche ed eventi da non perdere.