Oltre n. 194 Marzo – Aprile 2022
Si apre il numero con il primo piano dedicato alla settima arte, alle opere e alla figura di uomo e di regista di Marco Bellocchio, e si prosegue con scultura, pittura, ambiente, libri, itinerari, vini, racconto di un variegato mondo a colori.
In occasione dell’attribuzione da parte dell’Associazione Pellizza da Volpedo del Premio “Quarto Stato”, ripercorriamo la vicenda umana e artistica (più che mai imprescindibili l’una dall’altra) di Marco Bellocchio. Regista che, dal debutto negli anni ‘60 a oggi, ha donato luce e spessore al cinema italiano, sempre in bilico tra la potenza dell’immagine e il racconto della società che incalza per fluire. Dagli scritti di Nuccio Lodato, Luca Malavasi, Tullio Masoni e Matteo Pollone emerge il ritratto di un personaggio fedele al suo essere irriverente, ruvido e retto. Insensibile alle lusinghe della narrazione di maniera, spietato, senza sconti nel rendere attraverso fotogrammi e dialoghi il conflitto familiare e sociale. Quasi fosse proprio lì, nelle pieghe della ribellione, il motore che spinge avanti la storia.
Ricche pagine di arte iniziano con lo scritto di Mauro Galli che svelano l’opera dello sculture ferrarese Arrigo Minerbi, autore anche della statua di bronzo raffigurante Don Orione morente collocata nella cripta del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona. Continuano con lo scritto di Antonella Bruni che tratteggia la figura di Giovanni Majoli, pittore che incarna in sé tutti i caratteri dell’artista: l’entusiasmo, il miraggio lontano, la sofferenza di non lavorare mai abbastanza, giorno per giorno illuminato da una luce interna come una fede…
E ancora, in occasione dei suoi novant’anni, festeggiati il 28 marzo, la mostra nel ridotto del teatro Civico di Tortona dedicata a Pietro Bisio, antologica riassuntiva di una lunga vita dedicata alla pittura, all’arte, alla lettura visionaria e preveggente della natura e del mondo, resa in modo personalissimo, siglata sempre da una data e da un luogo (quelli di nascita). Tutto il resto è polvere da sparo, il titolo dell’esposizione, allude a uno dei tanti modi di dire di Pietro Bisio che, come un intercalare divertito e divertente, colorano anche il suo linguaggio verbale, riconoscibile, modo di parlare d’autore.
Gli “incontri” sono quelli di Lia Giachero che intervista Giorgio Macellari sul suo ultimo libro Le rughe di una vita, di Graziano Bertelegni che conosce e racconta il mondo a colori di Fabrizio Sclavi, e di Serena Simula con I Martelloni, lo storico gruppo teatrale di Vigevano che calca le scene dal 1956.
Anche su questo numero non mancano le pagine dedicate al verde, questa volta inteso come piante originali, sono le carnivore, oggetto di una particolare collezione di Rita Corino a Castelnuovo Scrivia. Ne scrive Virginia Saba.
Pier Luigi Feltri e Fabio Draghi accompagnano il lettore sulla Greenway, tragitto da percorrere a piedi o in bicicletta, realizzato sul tracciato della vecchia ferrovia Voghera-Varzi.
Abbiamo visitato, anche per il numero 194, una storica cantina che produce vino da tempi lontani: è quella della famiglia Quaquarini di Canneto Pavese. Una bella storia di persone, passione, terra, viti, vendemmie che si susseguono. Ve la raccontiamo.
Così come vi raccontiamo di un nuovo-antico dolce pasquale, la Colomba Armonia nata dalla sinergia di tre piccole realtà artigianali (due oltrepadane e una piacentina) che profuma di zafferano l’impasto delizioso ottenuto con le farine di lino e canapa. Christian Draghi ha intervistato Cesare Malerba, uno degli autori e ne ha scritto.