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Oltre n. 202 Luglio-Agosto 2023

Oltre n. 202 Luglio-Agosto 2023

Nello scenario di un territorio, quello di cui Oltre è promotore da trent’anni, sempre più meta di turisti, curiosi, amanti di petit tour che riservano la meraviglia della sorpresa, a un’ora dalle metropoli, resistono le pigre giornate estive di chi lo abita e, per necessità o per scelta controcorrente, non ama allontanarsi nei mesi estivi.
Agli uni e agli altri, suggeriamo idee per trasfondere ai giorni oziosi la dignità del viaggio, benché a pochi chilometri da casa.
Le orme che abbiamo seguito per voi, lasciandole scritte a nostra volta, sono quelle della poesia, di luoghi che, per assonanza o perché palcoscenico di creazioni liriche, sono diventati dimora di Calliope, e quella dell’arte a cielo aperto. Angoli di borghi o di campagna, ma anche di città, trasformati da mani d’artista che pensano grande e da un’intuizione spesso ironica.
(testi di Antonella Bruni, Cinzia Montagna, Virginia Saba)

Con Virginia Saba andiamo alla Zelata nella pianura lombarda, malinconica, forte e reale, coi rossi tramonti delle risaie, l’odore caldo di stalla e la terra nuda e umida, dove la mamma Lina era cresciuta e dove viveva la tanto amata nonna Nena, luogo di interminabili vacanze durante le quali la piccola Antonia Pozzi, ammaliata dalla natura, nutriva la poetessa che sarebbe diventata.

Antonella Bruni, ci accompagna, invece, alla scoperta di insospettabili scrigni che traboccano poesia: nel cuore di Piacenza, non lontano da Palazzo Farnese, all’Oratorio di San Cristoforo, oggi sconsacrato e divenuto Piccolo museo della Poesia, e a Lomello, dove resta la biblioteca di Romeo Giovannini a testimonianza del rapporto, creato sulla comune passione per le parole, con Gian Franco Magenta.

Cinzia Montagna, che ben conosce e divulga l’Oltrepò della storia e dei vini, ne svela l’aspetto, meno conosciuto, divertito e divertente, di territorio dove la Street Art ha trovato terreno fecondo. Da Guy de Jong, artista belga, e il suo murales lungo nove metri a Borgo Priolo, e quello di 200 metri quadri sviluppato sul pavimento del Caffè Teatro di Pavia, a Pietro Delfitto e il suo bassorilievo policromo in Omaggio alla viticoltura eroica a Canneto Pavese, a Tindaro Calia e i grandi affreschi murali di Volpara ispirati a fotografie dei primi decenni del ‘900, a Rob Hoz di Broni, sono davvero diversi gli artisti che si sono cimentati nel rivestire di colori e di contenuti muri altrimenti anonimi.
L’argomento ci ha spinti a girovagare nel vicino Alessandrino, ovviamente passando per Quattordio, dove è iniziata la storia del writing italiano di cui vi raccontiamo.

Le pagine dedicate all’arte sono come sempre numerose e aprono dibattiti. Virginio Giacomo Bono, massimo conoscitore di storia vogherese e del suo pittore settecentesco Paolo Borroni, cede a Oltre l’ultimo studio sugli affreschi nella cappella del Soccorso in Duomo a Voghera, mentre Ettore Cau, insieme a Giulio Alvigini e Pierluigi Pernigotti, ci consegna un piano di lavoro per rileggere Pellizza da Volpedo in dieci opere dipinte con i colori a tempera Muzii, nel periodo intorno al 1906.

Manuela Bonadeo è andata per noi alla giornata che San Sebastiano Curone, paese natale dei Felice Giani, gli ha dedicato per i 200 anni dalla morte. Sono state allestite tre mostre in altrettanti luoghi del paese. Nei locali dell’Archivio Pittor Giani, dell’Archivio Piero Leddi e all’Oratorio della SS. Trinità, è possibile vedere opere e documenti appartenenti a collezioni pubbliche e private, che mettono in risalto il valore di uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo i cui lavori sono conservati nei più importanti palazzi e musei nel mondo.

Nel verde ci accompagna Fabio Draghi su un percorso di quattro o otto chilometri, secondo il desiderio di camminare, per godere del fascino delle cascatelle del Rivarolo, nei pressi di Romagnese e, per premio, una fetta di “Sabiosa”.

Natura, bellezza, giustizia, punti cardine della riqualificazione degli Orti Borromaici
nella multiforme essenza di erbe, fiori, piante e arte, sono gli Horti, spazio di idee in e per Pavia. ne scrive Filippo Pozzi.

Pier Luigi Feltri ci racconta, attraverso le parole degli esperti intervistati, l’affascinante (quanto in quest’epoca inquietante) mondo delle api che, capaci di comunicare con oltre 1.500 “passi di danza” e di molte altre meraviglie, stanno affrontando un’evidente riduzione del numero di esemplari. Un’emergenza che non è da sottovalutare per il futuro del pianeta terra.

Anche in agosto ci dedichiamo ai fornelli: l’idea ce la suggerisce Daniela Sippi, emiliana, food blogger tra le più attive in rete, autrice del blog Mani in pasta quanto basta, con un piatto estivo arricchito da un crumble salato al Cacio del Po.

Dulcis in fundo, un bicchiere di vino che, questa volta, è un Frecciarossa, tra i primi in bottiglia, abituato a viaggiare sulle rotte del mondo. Lo gustiamo piacevolmente, leggendo di quanto Alfred Hitchcock lo amasse, e di quali sono i romanzi del Primo Novecento nei quali l’abbiamo trovato menzionato.