Scrittori italiani con (o senza) la macchina da presa a Rivanazzano
A cura di Nuccio Lodato, un evento alla Biblioteca Civica Paolo Migliora di Rivanazzano Terme che sviscera l’affascinante legame tra letteratura e cinema.
Numerosissimi anche nel nostro Paese gli scrittori dalle cui opere sono stati tratti film: decisamente meno quelli che hanno trovato tempo, modo e coraggio di cimentarsi in prima persona nella regìa, o anche solo di mettersi alla prova come critici di cinema.
“Scrivere sulla pagina, scrivere sullo schermo. Letterati italiani con la cinepresa” è il titolo dell’appuntamento che la Biblioteca Civica “Migliora” di Rivanazzano Terme propone domenica prossima alle 17 per la nota serie “Aperitivo in Biblioteca”.
Due i grandi del nostro ‘900 dediti contemporaneamente a narrativa, regìa e critica: Soldati e Pasolini. Un terzo, il loro amico Moravia, per decenni critico settimanale (“L’Espresso”), nel lontano ’51 aveva realizzato un unico, breve film, Colpo di sole.
All’inizio, sporadici affacci indiretti nel muto di D’Annunzio con Pastrone (Cabiria) e della Deledda con la Duse (Cenere); poi il vasto apporto da soggettista e talora sceneggiatore (Acciaio) e teorico di Pirandello. Il “nostro” Arbasino nel ’63 cofirma La bella di Lodi, che tramuterà dieci anni dopo, da racconto iniziale, in romanzo (ma dietro la cinepresa ci sta soprattutto Mario Missiroli, anche lui all’unica regìa filmica). Da valorizzare un’assai importante quanto immeritatamente poco nota autrice italo-inglese, Lorenza Mazzetti. Pasquale Festa Campanile ricordato per l’unico suo romanzo vòlto in film, Il ladrone. L’immenso Tonino Guerra (penna per Antonioni, Fellini e altri) concluderà la rassegna in giro per l’Italia (Tempo di viaggio) col Tarkovskij che prepara Nostalghia.
Nuccio Lodato terrà il filo della conversazione, contrappuntata dalle letture di testi degli scrittori in questione da parte di Loretta Ortolani.