Cultura, ambiente e turismo del territorio delle quattro province
Segui Oltre anche su:   
HomeCopertinaUliano Lucas alla Settimana della fotografia di Rivanazzano Terme

Uliano Lucas alla Settimana della fotografia di Rivanazzano Terme

Uliano Lucas alla Settimana della fotografia di Rivanazzano Terme

Ospite d’onore all’annuale rassegna fotografica promossa dal Circolo Fotoamatori Rivanazzanese, il fotoreporter milanese espone, insieme agli altri, dal 21 al 28 settembre

Continua l’opera di divulgazione della cultura fotografica a opera del Circolo Fotoamatori Rivanazzanese, che – come da molti anni – avrà il suo momento clou nella “Settimana della Fotografia” in programma a settembre.
L’edizione di quest’anno si presenta con una rinnovata impostazione, nuove proposte e nuove collaborazioni. Altri luoghi d’esposizione ampliano il progetto di galleria diffusa nel piccolo centro dell’Oltrepò: oltre al Teatro Comunale, luogo fulcro della rassegna, il percorso espositivo interesserà altre 14 postazioni elencate in questa pagina.
Punti di vista è il titolo scelto quale sintesi della variegata molteplicità dell’offerta espositiva di quest’anno. “Punti di vista è libertà di espressione – scrive nella breve presentazione del catalogo Ilaria Garlaschelli – un modo personale di osservare un oggetto, un momento o una situazione e coglierne l’attimo, perfetto per una singola persona, ma così differente nel complesso”.

 

Uliano Lucas

Uliano Lucas – Una storia di accoglienza

Uliano Lucas – Una storia di accoglienza
Teatro di Rivanazzano Terme

“Una storia di accoglienza” è il tema, quanto mai attuale, proposto da Uliano Lucas, attraverso le immagini scattate da nel Centro per richiedenti asilo “Teobaldo Fenoglio” di Settimo Torinese.
Lucas si è affermato come uno dei maestri del reportage fotografico, con oltre cinquant’anni di carriera, durante i quali ha collaborato con molte riviste e giornali, proponendosi con un suo stile, attento soprattutto ai fenomeni sociali. Memorabili le immagini sulle giornate milanesi del ’68, tanto per citare un reportage di Uliano che ha fatto epoca.
Come dimostra ancora una volta descrivendo con immagini eloquenti la vita di una “terra di mezzo” qual è un centro di accoglienza, dove si raccolgono persone provate fisicamente e affamate dopo le traversie dei viaggi per mare e gli approdi faticosi a terra. Persone che – assistite dal sistema organizzato del centro -, vedono ritornare in loro la speranza. Lucas documenta la quotidianità del “villaggio” di Sesto Torinese, le attività di cura e educative, i momenti di socializzazione, le motivazioni e le professionalità presenti, i medici gli operatori, gli insegnanti. In particolare racconta dei migranti stessi, coinvolti nell’assistenza ai nuovi entranti. Non dimentica i luoghi di aggregazione fuori dal Centro. Come la Biblioteca Archimede, le scuole professionali, i corsi di lingua italiana, la moschea e gli altri luoghi di culto.
Una vera e propria indagine sociologica espressa per immagini, strumento di conoscenza, di riflessione, di scoperta. Utile a rimuovere pregiudizi sul fenomeno dell’immigrazione che hanno generato e purtroppo continuano a generare paure e ostilità in molti italiani.
Lucas si è impegnato a indurci a riflessione su un esempio virtuoso, dimostrativo di come si possa gestire l’assistenza all’emergenza umanitaria dei migranti che fuggono da paesi colpiti da guerre e indigenza. Un esempio virtuoso per indurci a toccare con mano di come la solidarietà e lo spirito di accoglienza riescano a rimarginare le ferite fisiche e morali di giovani uomini e donne, di famiglie, di bambini che nel viaggio attraverso il Mediterraneo hanno cercato e continuano a cercare la possibilità e il diritto di immaginarsi e costruirsi un futuro.

 

Marco Balma

Marco Balma – Luce sulla pellicola

Marco Balma – Luce sulla pellicola
Galleria Art art

Incomincia a fotografare a 14 anni con la Leica del padre, al diciottesimo compleanno riceve in regalo una Canon A1 con il classico trittico di obbiettivi e finalmente possiede una mia macchina da poter utilizzare sempre… sviluppa e stampa il bianco e nero in camera oscura. Verso il 2000 abbandona la Canon analogica e passa al digitale per una decina di anni… la sua passione per l’antiquariato e il collezionismo lo portano ad acquistare, così per gioco su Ebay, una macchina compatta Zeiss degli anni 50, soltanto 10 anni dopo caricherà un rullino fotografico su quella macchina… non ha più smesso. “Capisco che il digitale non fa per me – afferma – che mi mancava qualche cosa quindi abbandono completamente e definitivamente questo sistema. Sono tornato a svilupparmi da solo sia il bianco e nero che il colore e a stamparmi il bianco e nero in camera oscura”. Ora utilizza e possiede circa trenta macchine fotografiche di diverso formato tutte completamente meccaniche dai primi del 900 agli anni 70. Non ama particolarmente le regole in fotografia, ne le immagini troppo “pensate”, troppo “urlate”, troppo “tirate”, troppo “colorate”… “troppo”… “anche se oggi con le tecniche digitali vanno molto di moda io preferisco una fotografia semplice, discreta, sussurrata e mai gridata, una fotografia modesta che parta dal cuore e dall’istinto e non dalle regole”.

 

Cristina Duca

Cristina Duca – Donne svelate

Cristina Duca – Donne svelate
Biblioteca Civica P. Migliora

Cristina Duca è nata a Roma il 9 febbraio 1970. Laureata in scienze politiche, sposata e madre di due figli, ha coniugato le proprie esperienze professionali con la passione per le arti espressive. Negli ultimi anni ha maturato un sodalizio sempre più intenso con il mondo della fotografia collaborando a diverse iniziative. L’attrazione per la dimensione umana e quotidiana, ha in particolar modo guidato la sua crescita fotografica, trovando nella street photography una dimensione ideale seppur non limitativa per la sua ricerca espressiva. Cristina ama esplorare e sperimentare definendo la sua macchina fotografica “…un’amica fedele, una compagna che è sempre accanto a me…”

 

Angelo Baldi

Angelo Baldi – Gente comune

Angelo Baldi – Gente comune
Stazione di Salice Terme

Angelo Baldi nasce a San Giorgio di Lomellina nel 1961. Dalla metà degli anni ’80 inizia a interessarsi di fotografia e nel 1994 s’iscrive al gruppo Fotografico di Valle Lomellina. Dal 2012 fa parte del circolo fotografico IncontroLuce di Mede Lomellina di cui è l’attuale presidente. Dal 2016 fa parte anche dell’Associazione Fotografica di Frascarolo. Iscritto alla F.I.A.F. (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) dal 1996, ha tenuto mostre personali e collettive a Pavia, Voghera, Casale Monferrato, Alessandria, Vigevano, Mortara, Garlasco, Cassolnovo, Mede, Valenza, Breme, Sartirana, Casteggio, Bressana, San Giorgio e Frascarolo.Predilige fotografare persone e raccontare situazioni spesso comuni, cercando sempre un proprio modo di vedere. Con la fotografia si diverte.

 

Maurizio Peddis

Maurizio Peddis – Contatti con tatto

Maurizio Peddis – Contatti con tatto
Terme di Rivanazzano

Appassionato di viaggi, con l’Africa nel cuore ho cominciato a fotografare 15 anni fa. All’inizio senza un preciso indirizzo fotografico, spaziavo dai paesaggi, agli animali, alla street… con il tempo mi sono focalizzato sulle persone. I volti, le espressioni, gli occhi, sono diventati elemento fondamentale della mia ricerca. Il viaggio, a questo punto è’ diventato il punto di contatto con popolazioni di tutti i continenti. Sono attratto da tutto quello che è’ distante dal nostro mondo occidentale. Lo scatto rappresenta il culmine di uno scambio dove le parole lasciano spazio ai sorrisi, ai gesti. Con il soggetto creo un rapporto che mi resta impresso nella mente e che torna a galla ogni volta che rivedo la fotografia. Non cerco lo scatto rubato. I miei “volti” mi guardano. Gli occhi al centro. E l’anima trasmette l’emozione del momento.

 

Bruno De Faveri

Bruno De Faveri – Wild colored eyes

Bruno De Faveri – Wild colored eyes
Albergo Ristorante Selvatico

Bruno De Faveri, fotografo naturalista è nato a Tortona, in provincia di Alessandria il 3 febbraio 1963. Comincia a fotografare in modo amatoriale all’inizio degli anni ’90, dopo aver visto all’opera fotografi della National Geographic Society in Madagascar. In questo decennio di approcci, tentativi, soddisfazioni e delusioni, fotografa la natura in tutte le sue forme. Dal 2000 il suo modo di scattare assume una connotazione più professionale. Collabora con riviste e agenzie nazionali e straniere, autori di guide naturalistiche e pubblicazioni del settore. Il lavoro di fotografo naturalista lo porta in varie parti del mondo, dal Polo Nord al Madagascar, dalla Scozia alla Florida, alla Mauritania, all’India, all’Alaska, alla Mongolia, all’Indonesia, alla Costa Rica…. ma l’amore, fotograficamente parlando, più grande, resta sempre per le rive del fiume Scrivia e per la Valle Vigezzo, luogo di nascita materno.

 

Leonello Sala

Leonello Sala – Il colore dei sogni

Leonello Sala – Il colore dei sogni
Gustò by Bina

Sala Leonello, nato a Retorbido nel lontano 1945 ho cominciato a fotografare più di 40 anni fa, quasi sempre in B/N fino all’arrivo del digitale. Come tutti ho cominciato con il fotografare amici, parenti, paesaggi di casa;per anni mi sono aggirato per l’Oltrepo per cercarvi i segni di quella tenace volontà di resistenza all’incuria ed abbandono che sembrava inevitabile. Da allora ho capito che la fotografia poteva essere un mezzo straordinario per esprimere il mio punto di vista sulle cose ,sulla vita, il mio spazio di libertà. Ho affrontato vari generi fotografici, soprattutto reportage ma anche ritratto e paesaggio, sempre disponibile comunque aad ampiarli ed integrarli. Molte delle foto che ho prodotto sono state esposte in mostre che ho realizzato da solo o in collaborazione con il gruppo di appartenenza. Tutti ormai sono concordi nell’ammettere che la fotografia raramente racconta la verità;ognuno di noi riesce solo a raccontare la propria verità ed è normale che sia così. L’importante è mantenere sempre viva la curiosità e la voglia di indagare, ora come la prima volta. Membro del fotoclub ImmaginIria Voghera.

 

Gruppo F365

Gruppo Fotografico Effe 365

Il Gruppo Fotografico F365
Presso le attività commerciali di Rivanazzano Terme (Covo 28; Merceria Rizzotti; Tabaccheria Gentilissimi; Riva del Gusto; Ottica Sala; Salumeria Salvadeo; Panificio Le Caldare; Panetteria Betty)

Il Gruppo Fotografico F.365 si è costituito nel gennaio 2015 a Voghera con l’intendimento di svolgere attività come mostre, corsi, incontri formativi, rassegne, dibattiti, conferenze, tavole rotonde, videoproiezioni, manifestazioni, ecc, nonché la collaborazione con altre associazioni, con enti pubblici e privati. Il comune orientamento dei soci è quello di praticare la fotografia ricercando con questo mezzo tecnico lo strumento attraverso il quale estrinsecare le proprie capacità espressive e creative. Un particolare interesse riguarda l’integrazione con altre discipline artistiche e culturali quali la poesia, la musica, la pittura, la scultura, il cinema, ecc, riservando alla fotografia la centralità e l’aspetto significativo. L’attività del Gruppo è indirizzata alla promozione, all’incremento e alla diffusione della cultura fotografica in ogni suo aspetto.

INAUGURAZIONE
Settimana della Fotografia 2019
Sabato 21 settembre, ore 17.00
Teatro Comunale di Rivanazzano Terme.
Presenta Laura Disperati, Presidente C.F.R.
PROIEZIONE FOTOGRAFICA:
WILD COLORED EYES …con la Natura negli Occhi di Bruno De Faveri
Mercoledì 25 settembre, ore 21.00
Ristorante Selvatico, Rivanazzano Terme
PRESENTAZIONE del LIBRO:
DAI TUOI OCCHI SOLAMENTE
di Francesca Diotallevi, Neri Pozza Editore
Venerdì 27 settembre, ore 20.00
Ristorante Selvatico, Rivanazzano Terme
Presenta Elisabetta Balduzzi, Libreria Ticinum

Per ulteriori approfondimenti: www.rivafoto.com