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La pittura nell’Oltrepò

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Descrizione

Dai Boxilio a Pellizza

L’arte figurativa in Oltrepò, tra il XIV e il XIX secolo, mentre si pone come chiave di lettura e testimonianza di visioni del mondo storicamente determinate, lascia poi traguardare alle técnai e alla loro evoluzione, alla vita materiale e alle sue forme. Michelino da Besozzo, Manfredino e Franceschino Boxilio, il Bramantino; poi Cesare da Sesto, il Morazzone, Pellizza… Nel testo, Voghera si colloca, naturalmente, in una posizione centrale per l’indagine sull’iconografia di San Bovo, sulle Muse del Bramantino nel castello visconteo, sull’opera di Paolo Borroni (già famoso per il primo premio in gara accademica con Francisco Goya, di cui è riprodotto l’Annibale, e poi per le prestigiose committenze pubbliche) e degli allievi Mensi e Toma nelle chiese cittadine, sull’attività artistica e di collezionista di Carlo Gallini. Opere di palazzi e chiese: un viaggio nell’arte e un discorso coinvolgente dell’autore che conduce alla lettura diretta del quadro, senza mai trascurare la documentazione critica e informativa.

L’AUTORE

Alunno del Collegio Ghislieri, si è laureato in Lettere presso l’Università di Pavia nel 1966, con Domenico De Robertis. Indirizzato a studi filologici e linguistici dai Maestri dell’Ateneo pavese (Lanfranco Caretti, Maria Corti, Cesare Segre), si è occupato di questioni manzoniane e di problemi di lingua e stile in scrittori lombardi: nel 1967 ha pubblicato in Studia Ghisleriana (“Studi letterari” per il IV centenario della fondazione del Collegio) il saggio Lo stile di Alberto Cantoni; dal 1965 al 1972 ha atteso all’elaborazione dei materiali dialettali raccolti da Alessandro Maragliano nell’Ottocento e confluiti nel Dizionario dialettale vogherese (Patron, Bologna 1976, collana linguistica diretta da Carlo Tagliavini), quindi ripubblicati distintamente dal 2003 al 2005 per la Ceo; nel 1978 ha curato la stampa delle Poesie dialettali (nel 2011 quella della Battaglia di Montebello). Successivamente ha svolto attività culturale intesa a far conoscere il patrimonio d’arte, di tradizioni, di storia dell’Oltrepò con volumi (a iniziare da Oltrepò Pavese, aspetti di cultura contadina, Silvana Editoriale, Milano 1979), saggi, articoli di giornali e riviste. Principali pubblicazioni: Marchesato di Casei e Cornale (1981); Riti del Carnevale a Voghera (1983); Voghera, palazzi e chiese (1984); Paolo Borroni, un pittore vogherese nell’Europa del ’700 (monografia, 1985); Le pietre chiare (1994); La pittura nell’Oltrepò, dai Boxilio a Pellizza (1997); Quei colori delle stagioni (1998); Ambrogio Casati (monografia, 1999); Ambrogio Casati – Disegni di guerra 1916-1919 (1999); Pittura e scultura nell’Oltrepò, moderni e contemporanei (2000); Voghera, il volto del passato (2001); Un giornale, una città e un modo di guardare (2005); Alessandro Maragliano, racconto di un amore (monografia, 2007); Pietro Bisio, espressività del segno e sperimentazione (monografia, 2008); In quel paese malnato – Cornale e il Grande fiume (2010). Al territorio alessandrino rimandano gli studi su Giuseppe Pellizza (Teresa o pensieri: diario inedito di Pellizza da Volpedo, 1986, e Carteggio degli amici vogheresi, 2001) e sulla figura e l’opera di San Pio V (San Pio V Ghislieri, 2004; I luoghi di San Pio V, 2006). Dopo la pubblicazione delle Vestali del futurismo (immagini e carteggio inedito delle Angelini con i protagonisti, 1991), il futurismo si è rivelato un particolare settore di interesse. Ne è seguita la mostra realizzata nel 1994 dal Comune di Voghera su Marinetti e il suo movimento nell’Oltrepò (con un grande spettacolo futurista da Voghera portato a Praga) e la relazione (Luoghi e figure marinettiane nel “chiaro di luna”) nella giornata di studio Milano “caffeina d’Europa” al palazzo di Brera, svoltasi il 1° novembre 1995 (testi pubblicati da Vanni Scheiwiller nel 1999); e ancora la mostra Futurismo & futurismo pavese (2001). Nel volumetto Tullio Crali – Una lunga fedeltà al futurismo la memoria ha poi ripercorso, attraverso lettere e conversazioni, i momenti di una conoscenza con “l’ultimo amico di Marinetti”, diventata via via amicizia e colloquio sul futurismo, sull’aeropittura e sull’aeropoesia.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.5 kg
Anno

Autore

Formato

Pagine

Rilegatura

ISBN

88-87855-02-1