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Oltre n. 195 Maggio – Giugno 2022

Oltre n. 195 Maggio – Giugno 2022

Un territorio di confine, quello dell’Oltrepò orientale, leggibile nelle tante torri di avvistamento, nei castelli, nei campanili, negli usi e nei costumi che valicano le colline 

Un piede in provincia di Pavia e l’altro nel Piacentino, il lembo di terra dell’Oltrepò che guarda a Est, è testimonianza ancora ben leggibile del suo essere terra di confine. I piccoli agglomerati hanno mantenuto i resti, più o meno ben conservati, di torri d’avvistamento, ville gentilizie, dogane, manieri. E, altrettanto tangibile, è la presenza della Chiesa, con gli edifici  parrocchiali per il culto e, anche, con le numerose edicole e cappelle che rimandano al cammino di San Colombano e alla via degli Abati che passano proprio da qui. Ne hanno scritto Antonella Bruni, che presenta gli affreschi nel castello di Rovescala, Pier Luigi Feltri, autore di un possibile itinerario in auto alla riscoperta dei luoghi e Virginia Saba nel racconto della diga del Molato.

Le pagine dell’arte trascorrono da Monaco di Baviera dove, a Villa Stuck, in una mostra alla quale ha collaborato anche l’artigiano orafo Matteo Bonafede, giocano, tra realtà e metaverso, le visioni oniriche e il design fluido dell’artista newyorchese Misha Kahn, e Tenuta Pizzone di Rivanazzano Terme, teatro della presentazione di “Brome”, le inaspettate forme con cui Guido Iannuzzi rappresenta l’infinito naturale.

A Pavia, un’esposizione ai Musei Civici, celebra la storia della “Fabbrica Poggi” memoria viva di una grande stagione di creatività e produzione. Vicenda imprenditoriale che ha attraversato il Novecento,  testimonianza concreta del “Made in Italy”, l’azienda  ha prodotto i mobili disegnati dai più grandi designer italiani.

Gli scritti di Nuccio Lodato, nelle pagine dedicate alla cultura, concorrono, con uno sguardo locale, a celebrare i cent’anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Regista, ma anche scrittore, filosofo, storico arrabbiato, raffinato poeta: personaggio tanto scomodo quanto profondo e irriverente, oggetto di incontri infuocati e partecipati, anche in provincia, laddove quella periferia di cui era narratore batteva più forte, alla luce di una verità che non lasciava scampo.

E sempre all’insegna della cultura è l’excursus preciso e affettuoso che Virginio Giacomo Bono dedica al centenario del Giornale di Voghera, settimanale laboratorio di idee e passione civica dall’ “Idea Popolare” ai giorni nostri.

Anche su questo numero Oltre ha trovato nuove idee di verde, una nuova ricetta, ha visitato un’altra famiglia del vino, ha testimoniato l’attualità nelle immagini della mostra allestita nel Teatro Sociale a Voghera e dedicata a Valentino, lo stilista, e alle sue creazioni. Anche su questo numero, suggerisce eventi a cui partecipare, approfondimenti, libri da leggere, esperienze da vivere…